L’esempio di Giulia Varvaro

L’emergenza COVID-19 sta mettendo, non è una novità, in difficoltà la campagna di Pasqua “Cerco un Uovo Amico”, ma ancora una volta i nostri volontari dimostrano una grande voglia di mettersi in gioco, fantasia e tanto, tanto amore verso i bambini: ne è un fulgido esempio la nostra Giulia Varvaro, di Roma, che si sta facendo letteralmente in quattro per la distribuzione delle Uova e che sta mettendo in campo tutte le risorse a sua disposizione per sostenere la nostra campagna. Conosciamola meglio con una breve intervista

Giulia, come sei entrata in contatto con l’associazione?

A fine 2016 la bimba di un nostro caro amico, di nemmeno un anno, si è ammalata di Neuroblastoma: quando ci hanno avvisato loro erano già all’ospedale Bambin Gesù di Roma, in preda all’angoscia e inconsapevoli di quello a cui stavano andando incontro. Oggi la bimba ha 4 anni e per fortuna sta bene, e di questo siamo tutti felici. In me però è scattato qualcosa, mi era appena nata la seconda figlia e dal giorno di quella telefonata è come se avessi aperto gli occhi. Intorno a noi succedono tantissimi drammi e non è perché non accadono a noi direttamente o a persone a noi molto vicine vuol dire che non esistono. Bisogna comunque prenderne coscienza e agire di conseguenza!

Hai realizzato un video semplice ma molto efficace, con le tue splendide bimbe, per promuovere la campagna di Pasqua

Prima dello scoppio dell’emergenza COVID-19 ero molto motivata, per me sarebbe stato il secondo anno nelle piazze e già nel 2019, nonostante l’evento si fosse svolto tutto in una giornata sola, avevo riscontrato un gran successo. Quest’anno non avrei potuto far altro che migliorare! Purtroppo le cose sono andate come sappiamo tutti. Io però non mi sono arresa e mi sono chiesta: come posso comunque provvedere alla distribuzione delle uova? Il passaparola è fondamentale, voglio far passare il messaggio che la Ricerca non si ferma, che l’Associazione Neuroblastoma deve comunque continuare a sostenere i Progetti d’eccellenza in atto. Allora mi sono attivata attraverso i social e i miei canali di comunicazione chiedendo a tutti di diffondere questo messaggio.

Sentivo però che ancora non bastava: volevo “metterci la faccia”! Allora ho pensato di realizzare un video insieme alle mie bimbe, Ludovica di 6 anni e Costanza di 4; mi piaceva l’idea di girare questa clip insieme a loro; adesso con foto e altri minivideo testimonierò il lavoro che stiamo facendo!

Come ti sei organizzata per distribuire comunque le uova?

Con tutte le cautele del caso, sto ovviamente agendo nel pieno rispetto delle disposizioni governative, provvedo alla distribuzione muovendomi principalmente a piedi, quando porto fuori il nostro cane. Senza le limitazioni in atto sono sicura che avrei potuto consegnare porta a porta almeno 200 uova, ma anche così ci sto mettendo il cuore e tutto l’impegno possibile affinché si riesca a fare comunque un grande lavoro. Entro Pasqua consegnerò tutte le Uova prenotate, promesso!

Vuoi lanciare un appello per sostenere “Cerco un Uovo Amico”?

Fermiamoci un attimo, apriamo gli occhi, non concentriamoci sempre e solo sulla nostra quotidianità ma guardiamoci intorno perché, come diceva una vecchia canzone, “gli altri siamo noi”! Il mio appello quindi è: a Pasqua non dimentichiamo che ci sono tanti bambini che hanno bisogno di noi, hanno bisogno di una speranza di vita… A Pasqua con un uovo si può aiutare la ricerca perché un giorno tutti i bambini, nessuno escluso, devono poter vincere la loro battaglia!

Grazie a Giulia per le bellissime parole e l’illuminante esempio che ci dai: fortunatamente è in buona compagnia e nei prossimi giorni vi aggiorneremo sulle idee messe in campo da tanti altri volontari che si stanno impegnando ancora di più perché questa Pasqua sia comunque da ricordare, e non solo per l’emergenza sanitaria. Grazie!